Il servizio del Nido è rivolto ai bambini in età compresa tra i 12 e 36 mesi. Gli spazi del Nido sono conformi a quanto previsto dall’art. 26 del Regolamento Regionale n. 47/R/2003.
L’Asilo Nido "Il Nido di Agnes" è un servizio accreditato con l’Unione Valdera ed usufruisce dei "Buoni Conciliazione" erogati alle famiglie.
L’Asilo è aperto dal 1 settembre al 31 luglio dal lunedì al venerdì dalle ore 7.30 alle ore 18.30 (il mese di Agosto su richiesta). I genitori possono scegliere la soluzione che preferiscono tra i moduli orario in tabella.
Nel periodo estivo (GIUGNO - LUGLIO) vengono effettuati "Campi Solari" per i bambini delle Scuole Materne (3-7 anni).
Il Nido inoltre offre:
MODULI ORARIO | FASCIA ORARIA | ORARI | PREZZI |
---|---|---|---|
A | Mattino | 07.30-09.00/11.30-11.45 | € 300 |
B | Mattino+pranzo | 07.30-09.00/13.30-13.45 | € 340 |
C | Giornaliero breve | 07.30-09.00/16.00-16.30 | € 440 |
D | Giornaliero lungo | 08.30-09.00/18.00-18.30 | € 485 |
E | Pranzo+pomeriggio | 11.30-12.00/16.00-18.30 | € 340 |
F | Pomeriggio | 13.45-14.00/18.00-18.30 | € 285 |
G | Orario aggiuntivo | 16.00-16.30/18.00-18.30 | € 250 |
La giornata all’Asilo Nido si svolgerà con la seguente scansione:
PROGRAMMA ORARIO | |
---|---|
7.30 - 09.00 | accoglienza bambini |
09.00 - 09.30 | colazione tutti insieme |
09.30 - 10.00 | routines, il cambio |
10.00 - 10.30 | attività strutturate di laboratorio |
10.30 - 11.00 | gioco libero |
11.00 - 11.30 | routines, tutti in bagno |
11.30 - 11.45 | prima uscita, ingresso pomeridiano |
12.00 - 13.00 | pranzo |
13.00 - 13.30 | routines, il cambio |
13.30 - 13.45 | seconda uscita, ingresso pomeridiano |
14.00 | tutti a letto |
15.30 | routines, il cambio |
16.00 | la merenda |
16.00 - 16.30 | terza uscita, ingresso pomeridiano |
16.30 - 17.00 | gioco libero |
17.30 - 18.00 | laboratorio grafico pittorico e manipolativo |
18.00 - 18.15 | routines, il cambio |
18.30 | ultima uscita |
Per coinvolgere i genitori, per renderli consapevoli e protagonisti nella vita del Nido, gli educatori creeranno due momenti di aggregazione proponendo una festa di Natale e una festa di fine anno.
Le educatrici articoleranno le loro attività quotidiane sulla base di una programmazione annuale e settimanale. I percorsi, gli elaborati dei bambini e le verifiche riguardanti gli obiettivi prestabiliti saranno accuratamente documentati all’interno del Diario Personale del bambino, che sarà rilasciato alle famiglie alla fine di ogni anno.
L’asilo nido Il Nido di Agnes accoglie bambini in età compresa tra i 12 e i 36 mesi. Per svolgere le attività didattiche vengono raggruppati in due gruppi: i Piccoli e i Grandi. Appartengono al gruppo dei piccoli i bambini di età compresa tra i 12 e i 20 mesi. Il gruppo dei grandi comprende i bambini dai 20 ai 36 mesi. I bambini trascorrono gran parte della giornata insieme condividendo i momenti di routines, di gioco libero. Vengono suddivisi nei gruppi suddetti per lo svolgimento delle attività strutturate.
Tutte le attività sotto elencate si svolgeranno quotidianamente da ottobre a luglio:
Percezione e manipolazione - schema corporeo, linguaggio, conoscenza di sé e dell’altro.
Percezione e manipolazione
Schema corporeo
Linguaggio
Conoscenza del se' e dell'altro
La stanza ROSSA
Nella stanza rossa sono predisposti gli angoli da dedicare all’attività di lettura e al gioco libero. E’ suddiviso in angoli: angolo delle costruzioni, angolo del travestimento, angolo dell’affettività, angolo del gioco simbolico. I bambini sono liberi di muoversi da uno spazio all’altro.
La stanza GIALLA
E’ lo spazio dedicato alle attività grafico pittoriche e di manipolazione. I bambini svolgeranno le loro attività sotto la guida delle educatrici, avranno modo di sperimentare le tecniche del collage con l’uso di varie carte, cartoncini colorati e carta di recupero (riviste quotidiani, ecc..). Potranno usare le tempere utilizzando le mani, le spugne, i pennelli, e dedicarsi al “gioco” della manipolazione con il Didò, le farine, i semi… In questo spazio i bambini si riuniscono anche per giocare con la musica: le educatrici propongono ai bambini canzoncine, girotondi, filastrocche e balletti.
Nell’angolo morbido della stanza rossa, le educatrici guideranno i bambini nell’ascolto di piccole storie illustrate, li aiuteranno nella comprensione del testo e nelle sviluppo delle capacità inferenziali.
Durante i mesi che precedono il Natale saranno affrontati argomenti specifici legati al calendario e alla stagione in corso; operativamente saranno proposti nelle varie attività e saranno oggetto anche dei progetti specifici del Nido:
Durante i mesi da gennaio ad aprile saranno affrontati i temi sottoindicati, anche trasversalmente ai progetti del nido (La Nuvola Olga e Orto al Nido).
I bambini cominceranno a svolgere alcune attività all’aperto privilegiando il progetto Orto al Nido, i giochi d’acqua, e saranno affrontati i seguenti temi:
La Mucca Moka è un personaggio creato dall’autore Agostino Traini e pubblicato da Emme Edizioni. Le educatrici lo hanno scelto per la semplicità del segno grafico, per la simpatia dell’espressione e per la versatilità e la ricchezza di argomenti da proporre ai bambini: la Mucca fa il latte, “attraversa” tutte le stagioni dell’anno, è un animale che i bambini hanno occasione di vedere dal vivo, ecc… Sulla Mucca Moka sono stati pubblicati molti racconti, ciò ha rappresentato anche la possibilità di avere una ricca e diversificata offerta di letture, su un personaggio che accompagnerà i bambini per tutto l’anno.
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Lavori di collage attraverso l’uso e la manipolazione di materiali diversi
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
La nuvola Olga è un personaggio creato dall’autore Nicoletta Costa e pubblicato da Emme Edizioni.
Le educatrici lo hanno scelto per la semplicità del segno grafico, per la facilità di fruizione dell’esperienza.
I bambini avranno la possibilità di incontrare alcuni elementi della natura come il sole, e gli agenti atmosferici con i quali hanno familiarità come il vento, la pioggia, il temporale; in maniera semplice e prossima alle loro abitudini e ai loro vissuti quotidiani.
I libri da proporre ai bambini saranno:
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Lavori di collage attraverso l’uso e la manipolazione di materiali diversi
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
I bambini sono affascinati dalla “lettura” sin dai primi anni di vita. Al nido, la maggior parte di loro, vive la loro prima esperienza e il primo contatto con il libro. Le educatrici del nido hanno la possibilità di sollecitare il bambino sotto il profilo motivazionale e sotto il profilo della competenza elaborativa, affinché egli possa attivare un’interazione con il libro e soprattutto con le sue illustrazioni. La realizzazione di tale strategia si snoda attraverso alcuni momenti fondamentali: mostrando l’oggetto libro e le illustrazioni, cercando di potenziare la voglia di esplorazione tipica del bambino attraverso la lettura a voce alta. La scelta della saga dei Barbapapà si deve all’accattivante segno grafico, e alla semplicità delle forme dei perosnaggi, facilmente riconoscibili dai bambini. Le trasformazioni che via via assumono i colorati protagonisti, diventano motivo di discussione con i bambini e offrono la possibilità di lavorare con materiali diversi, soprattutto plastici, incrementando così la manipolazione grosso-motoria. Al racconto orale verranno ogni tanto proposte immagini video della Famiglia Barbapapà. La televisione diventa occasione per presentare ai bambini immagini che ha gia conosciuto attraverso le immagini del libro e del racconto orale; ciò gli consentirà di ritrovare elementi già appresi nelle conoscenze precedenti. La sensazione di familiarità e consapevolezza della propria competenza creerannosituazioni di gratificazione per il bambino.
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
I bambini sono affascinati dalla “lettura” sin dai primi anni di vita.
Al nido, la maggior parte di loro, vive la loro prima esperienza e il primo contatto con il libro.
Le educatrici del nido hanno la possibilità di sollecitare il bambino sotto il profilo motivazionale e sotto il profilo della competenza elaborativa, affinché egli possa attivare un’interazione con il libro e soprattutto con le sue illustrazioni.
La realizzazione di tale strategia si snoda attraverso alcuni momenti fondamentali: mostrando l’oggetto libro e le illustrazioni, cercando di potenziare la voglia di esplorazione tipica del bambino attraverso la lettura a voce alta.
Per l’anno in corso il libro prescelto è l’Albero Giovanni.
L’immagine dell’albero rimanda ad un vissuto noto ai bambini. Il segno elementare, semplice, i colori netti e ben definiti, rendono il soggetto di questi racconti di facile interpretazione.
Inoltre l’albero offre ai bambini la possibilità di fruire di un’esperienza diretta: in giardino è presente un piccolo ulivo.
L’albero Giovanni è poi la versione “cresciuta” dell’Albero Vanitoso; presentare la storia evolutiva di questo soggetto, disegnato in entrambe le fasi dalla stessa mano di Nicoletta Costa, offre agli educatori spunti di riflessione sulla crescita.
I libri da proporre ai bambini saranno:
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
Sin da bambini, il nostro sviluppo psicologico non viene incoraggiato verso l’ascolto reale, autentico dell’altro e i bambini, ma anche l’adulto moderno, diventa sempre più egocentrico.
Il bambino si considera il centro dell’universo e non si pone affatto il problema della diversità degli altri in modo concreto. Per lo più proietta se stesso negli altri.
Inoltre nella società del duemila sembrano assumere connotazioni sempre più rilevanti la dinamicità degli apprendimenti e la competitività a tutti i livelli. Il rischio è di trascurare gli individui più deboli, più disprezzati, con meno diritti o con nessun diritto.
Tra questi soggetti spesso ci sono gli animali.
Imparare ad assumere un atteggiamento empatico nei loro confronti, il preoccuparsi per il loro benessere, il prendersi cura di loro, può presentarsi come un’occasione formativa in grado di insegnare al bambino a rapportarsi con un essere vivente altro da sé, con esigenze diverse e sul quale riversare il proprio affetto.
La presenza di un animale offre la possibilità di avere un “oggetto” d’amore diverso dalla propria madre o dal riferimento affettivo privilegiato, e rappresenta uno stimolo importante per la crescita affettiva e psicologica di un bambino.
Proprio perché l’animale può rivestire un ruolo molto importante in questo processo, le educatrici del Nido di Agnes, hanno deciso di “adottare” un piccolo coniglio.
II bambini insieme alle educatrici sceglieranno il nome e si occuperanno dei fabbisogni giornalieri dell’animale.
Anche per la lettura è stato scelto un coniglio ed esattamente i racconti di Nicoletta Costa “Giulio il coniglio” e i suoi amici animali.
Dopo la lettura guidata dell’educatrice, ai bambini verranno offerti vari materiali con i quali lavorare
I libri da proporre ai bambini saranno:
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
I bambini percepiscono i colori sin dalla nascita, contrariamente ai molti luoghi comuni che sostengono che il neonato imparerà a conoscerli gradualmente. L’utilizzo e l’esperienza dei colori è importante durante lo sviluppo percettivo dei bambini. Del resto, anche per l’adulto, i colori assumono una valenza particolare nella vita di tutti i giorni, influenzando le emozioni e gli stati d’animo se non addirittura la personalità. Tanto che, sia gli psicologi che gli psicoterapeuti spesso li utilizzano in psicodiagnostica e psicometria nei test sulla personalità: pensiamo alle macchie di Roschach o i test di Max Lüscher. L’uso dei colori è anche alla base dell’arte- terapia sia per curare stati depressivi che determinati deficit psicofisici. Insomma, la nostra vita è una tavolozza piena di colori che accendono i sensi, la fantasia, l’immaginazione e le emozioni. Il bambino subisce da subito il fascino di un mondo variopinto, sgranando gli occhi di fronte ad un colore acceso e vivace. Ecco perché quest’anno le educatrici del Nido hanno scelto di attivare un percorso colorato, attraverso la lettura del libro "Piccolo blu e piccolo giallo" Partendo dal riconoscimento di due dei colori principali, il viaggio iconico si affida al risultato della fusione nei colori complementari. I colori saranno personaggi animati di una storia che aiuterà a sviluppare nel bambino- fruitore le capacità di riconoscimento, di concettualizzazione e d’inferenza. Questi processi sono fondamentali per aiutare e per incentivare la comprensione di un testo verbalizzato, per stimolare l’immaginazione e la rielaborazione personale sia verbale che grafica. Il libro serve come guida rassicurante verso percorsi di produzione autonoma e di attribuzione di significato.
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
Grazie alle attività di formazione delle educatrici prenderà il via, per l’anno scolastico in corso, il progetto Nido Sonoro. Il percorso vuole orientare la propria attenzione alla praticAzione sonora e musicale. Le dimensioni che interessano maggiormente il progetto riguarderanno l’approccio alla “musicalità individuale”, per cui bambine e bambini, in un primo momento, si avvicineranno agli strumenti presenti al nido, in maniera spontanea e personale senza la guida dell’insegnante; l’obiettivo è quello di promuovere così uno sviluppo identitario di cui il suono è un elemento essenziale che concorre, insieme ad altri, alla formazione della personalità, allo sviluppo senso-motorio e della possibilità di esprimersi e comunicare, alla costruzione di mappe concettuali. Un’altra finalità assumerà un significato più relazionale ed educativo proprio dell’esperienza del suono e della musica. E in questa fase sarà l’educatrice a guidare i piccoli attraverso attività pensate e strutturate. Il suono rappresenta per bambini e bambine un significativo spazio/tempo vitale, una risposta a motivazioni interne profonde, un’opportunità di sviluppo affettivo e simbolico che, se supportato da conoscenze e competenze pedagogico musicali adeguate, può trasformarsi in un efficace strumento di sviluppo educativo. Le dimensioni suddette, percorso individuale e relazione, si incontrano quotidianamente in quell’esperienza sonora che potremmo definire il “gioco musicale spontaneo”, un’attività articolata che prende le mosse dalla dimensione più esplorativa e concreta dei piccoli alla dimensione più simbolica e organizzativa di coloro che si preparano a passare dal nido alle scuole dell’infanzia. In tale situazione non sono molto importanti gli strumenti, le tecniche o le ambientazioni musicali predisposte a definire il campo di lavoro pedagogico, quanto piuttosto i comportamenti sonori, motivati, organizzati e finalizzati, messi in atto da bambini e bambine, quelle che François Delalande definisce come “le loro condotte musicali”. Tutti i genitori, tutti gli educatori sanno che i bambini producono suoni, con evidente piacere, con la voce, come con tutti gli oggetti che capitano loro tra le mani. Il gioco senso-motorio, le reazioni circolari e l’esplorazione sonora che ne risultano sono dei comportamenti spontanei, nel senso che non c'è bisogno dell’intervento di genitori o di educatori perché si manifestino. Ma l’esplorazione sonora può essere scoraggiata, o al contrario, arricchita a seconda delle condizioni, dei materiali e dell’atteggiamento degli adulti. L’ascolto degli adulti, oltre a rappresentare la principale possibilità di comprensione dei comportamenti e delle produzioni musicali dei bambini, costituisce per loro una spinta fondamentale all’apprendimento. Quando un bambino si sente ascoltato da un adulto migliora la propria motivazione alla conoscenza e impara a sua volta ad ascoltare. I bambini poco ascoltati, risultano poco propensi ad ascoltare; per ascoltare devono essere ascoltati. Le filastrocche rappresenteranno uno dei momenti strutturato del lavoro, l’ascolto guidato che ha il fine del procurare rilassamento per il sonno. Le educatrici hanno scelto un libro semplice, con disegni dai tratti ben definiti e dai colori uniformi.
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
La paura è il segnale di pericolo per eccellenza. Quando ci si spaventa vuol dire che la nostra vita è in qualche modo minacciata. “Gli esseri umani, soprattutto nella prima infanzia, reagiscono impulsivamente agli stimoli che li minacciano. Un rumore forte ma inoffensivo allarma e fa sobbalzare. Crescendo i bambini sviluppano un sistema di controllo mentale e, a meno di essere colti del tutto di sorpresa, reagiscono alle minacce in modo più maturo. C’è però un cammino da compiere durante il quale alcune paure vengono domate mentre ne emergono di nuove” (A. Oliviero Ferraris). Tra le paure tipiche dell’età ci sono quelle legate alla crescita, come quelle legate agli animali o la paura del buio, reazioni normali per l’età e che quindi non hanno bisogno di essere contrastate. La condivisione nel gruppo, la presenza dell’educatrice nel presentare e “tenere in pugno” la situazione “spaventosa” saranno motivo di rassicurazione e di superamento della paura stessa. Le educatrici del Nido di Agnes per l’a.s. 2014-2015 vogliono affrontare con i bambini il tema delle paure degli animali tipiche della tappa evolutiva dei propri piccoli ospiti. Ecco allora che compare il lupo, lo spauracchio per eccellenza. E’ proprio il lupo il primo “mostro” che i bambini incontrano attraverso le favole e le fiabe raccontate dagli adulti. Allora per semplificare e giocare con la paura del lupo cattivo le educatrici hanno scelto il libro di Cedric Ramadier edito da Babalibri Aiuto, arriva il lupo. Un piccolo libro dove l’unico protagonista grafico è proprio e solo lui il lupo cattivo. Un disegno semplice e una gamma di colori semplificata rendono il libro accattivante per il piccolo pubblico e l’attenzione è tutta tesa sul personaggio e sull’emozione che produce.
Da novembre a giugno.
Un giorno alla settimana.
Lettura
Attivita' di manipolazione
Attivita' grafico-pittoriche
Riproduzioni degli elementi della storia attraverso l’uso di varie tecniche pittoriche (pittura a dita, pennarelli, ecc.).
Aiutare i bambini a ricostruire verbalmente la storia. Far verbalizzare i lavori prodotti
I servizi per l’infanzia sin dalle loro origini, nascono abbinati alla parola giardino; si pensi ai Kindergarten di Froebel, il pedagogista che è stato il precursore dell’odierna scuola dell’Infanzia; il quale sosteneva che “almeno una volta alla settimana i bambini dovrebbero andare in campagna”. I Giardini d’infanzia prevedevano uno spazio, seppur troppo ‘geometrizzato’ nel quale i bambini potessero coltivare, curare, innaffiare i piccoli germogli delle proprie aiuole. Il progetto si basa sulla necessità di offrire uno spazio fuori dalle solite ‘stanze’ per offrire ai bambini ulteriori momenti di crescita (sensoriale, motoria, emotiva, sociale, estetica), un’ occasione in più di formazione: un diritto per i bambini. “Il contatto con le piante, con gli animaletti, con le mille occasioni “segrete” di un orto-giardino, pensato a misura di bambino, è oggi più indispensabile di quanto lo fosse ai tempi di Froebel. Oggi la natura è quasi una sconosciuta o è divenuta una pura appendice del vivere umano. L’obiettivo è di sostenere e potenziare lo slancio, l’entusiasmo, la curiosità che i bambini possiedono, sin dalla nascita, nei confronti dell’elemento naturale e che, con il passare degli anni, tende invece a scomparire.
Il nido dispone di un ampio giardino e le educatrici hanno pensato di utilizzarlo per creare un orto. La motivazione che ha suggerito di avventurarsi in un simile progetto, è stata dettata anche dal prendere consapevolezza dell’ambiente nel quale i bambini vivono: un paese della provincia pisana dove l’agricoltura è una delle attività principali.
Da dicembre a luglio.
Due giorni alla settimana.
Le educatrici nel progettare la messa a dimora delle piante, hanno fatto le seguenti considerazioni:
La scelta sulle specie di piante si è rivolta a:
IL NIDO DI AGNES S.a.S. Via Togliatti, 25 - 56033 Capannoli (PI)
Cell. 3389390378 P.I. 02354560506